Lydie Chanroux
Lydie
Sono nata nel 1961 a Montreuil, vicino a Parigi, da genitori che erano grandi viaggiatori e avventurieri.
All'età di 13 anni mi hanno mandato a stare da mia zia sull'isola di La Reunion, un vero paradiso in cui sono rimasta per un anno intero di totale libertà.
Nel frattempo, in Francia, i miei genitori organizzavano una viaggio in barca a vela attorno al mondo. Tornata a Parigi ho trascorso 2 anni facendo piccoli lavori e finendo gli studi. Nel 1976 partimmo quindi per Madeira per iniziare il nostro viaggio attorno al mondo, ma vi furono problemi ed entrambi i miei genitori dovettero tornare a Parigi per risolverli. Così sono rimasta di nuovo da sola per 8 mesi prendendomi cura della nostra barca. Il grande viaggio in realtà non ebbe mai luogo!
Tornata quindi a Parigi riprendo i miei piccoli lavori e passo tutto il tempo libero a sognare nuovi e meravigliosi luoghi in cui andare.
Nel 1981 prendo il treno Parigi-Firenze per andare a visitare un mio amico ceramista. Durante la notte precedente faccio un sogno straordinario in cui mi trovo a contemplare valli morbide e belle e cime di collina che emergono dalla nebbia. E con mio grande stupore, giunta in Toscana, queste immagini erano lì, di fronte a me e immediatamente compresi che avevo trovato la mia nuova casa.
Ed è qui che ho incontrato Rudi. Il padre dei miei due figli è appassionato di alberi, ha lavorato per un'azienda globale che identifica e fa inventari di foreste. Abbiamo trascorso 3 anni in Sri Lanka e 2 in Bangladesh, paesi che hanno influenzato molto il mio gusto per i colori.
Nel 1992. a Roma, ho incontrato Luigi, il proprietario di una sartoria teatrale. Grazie a lui ho scoperto il mondo del tessuto e delle tinture, delle materie e dei colori, tornando in un certo senso nelle atmosfere della mia infanzia, ritrovando le sensazioni e i ricordi dei miei viaggi...
Le mie creazioni
Uso scampoli di tessuto che provengono dalla sartoria Farani a Roma ma anche da vari tappezzieri. Tingo alcuni tessuti per ottenere colori ed effetti speciali.
L'avventura inizia non appena prendo in mano il tessuto, il materiale mi parla, i miei occhi scrutano i colori, i vari pezzi si incontrano, un paesaggio prende forma ed è così che incomincio il viaggio. Mi piace essere portata via e vagare nelle mie creazioni. Poi arriva il momento dell'assemblaggio, lento e meticoloso, e finalmente il quadro si materializza materialmente in un unico pezzo.
I meandri della vita mi hanno portato alla scoperta del mondo dei tessuti ed è con passione che oggi continuo i miei viaggi secondo la mia ispirazione.